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MASI Lugano
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Lugano
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A poco più di trent’anni dalla sua prematura scomparsa, il MASI Lugano dedica una importante mostra al fotografo italiano Luigi Ghirri (Scandiano, 1943 – Reggio Emilia, 1992). Figura pionieristica e influente pensatore della fotografia e del suo ruolo nella cultura moderna, negli anni Settanta e Ottanta Ghirri ha creato un corpus di opere senza eguali nell’Europa del suo tempo; una riflessione giocosa, poetica e profonda sul mezzo fotografico. Il progetto espositivo al MASI racconta la fascinazione di Ghirri per il viaggio – sia reale che immaginario. Attraverso un’accurata selezione di circa 140 fotografie a colori, per lo più stampe vintage degli anni Settanta e Ottanta provenienti principalmente dagli Eredi di Luigi Ghirri e dalla collezione dello CSAC di Parma, la mostra offre al pubblico l’occasione di scoprire non solo gli scatti più noti, ma anche quelli meno conosciuti.

Fin dai suoi primi progetti, all’inizio degli anni Settanta, Ghirri si è ispirato al viaggio, sia come concetto che come fonte di immagini, dalle gite domenicali nei dintorni della sua città natale, Modena, che egli definiva “avventure minime”, fino ai viaggi verso le mete turistiche più frequentate. Ghirri ha inoltre indagato l’idea stessa di viaggio attraverso fotografie di mappe, atlanti, pubblicità per il turismo e cartoline, nonché di turisti che si godono il panorama in vacanza. Le sue fotografie suscitano una riflessione sul modo in cui la fotografia sia arrivata sempre più ad inquadrare e condizionare l’esperienza di un luogo.